Il
nutrire il proprio bambino è l’atto più
alto dell’essere madre , in quel latte c’è tutto il patrimonio genetetico
dell’umanità , la differenza da madre a madre sta nella scala dei suoi valori ,
ci sono nutrimenti buoni, carichi d’amore , gratitudine , bellezza, accudimento
e nutrimenti tossici carichi di egoismo, autorità , bruttezza, arroganza.
(madre radice sanscrita ma-con il significato primario di misurare, ma anche di
preparare, formare. )
La metafora
del biberon rende bene l’idea di quale individuo crescerà libero di essere se
stesso e quale sarà strumento del volere degli altri .
Il
riscatto potrà avvenire solo attraverso
lo sviluppo dell’ intelligenza emotiva dando la possibilità di conoscere
se stesso di riconoscere i propri sentimenti e quelli degli altri , di motivare
sé stessi e di gestire positivamente le proprie emozioni, tanto interiormente ,
quanto nelle relazioni sociali.
(Goleman).
Prestare maggiore attenzione alle emozioni che provi è un modo per diventare
più consapevole.
La
consapevolezza ti permette di non essere vittima delle emozioni e di poter
avere maggiore controllo sulla situazione ..
Il
centro dell’intelligenza non sta nel cervello, ma in fondo al cuore. (Vannuccio
Barbaro).
Questa
premessa per spiegare perché partire fin
dall’infanzia , per far si che la legalità e la democrazia diventino una
pratica diffusa nella comunità scolastica e nella vita degli studenti ,
rendendoli cittadini consapevoli dei propri diritti e doveri
Bisogna
adoperarsi per costruire una cultura della compassione. Non nel senso di pietà
verso qualcuno, ma di riconoscimento delle emozioni altrui.
Un
dettaglio che vale doppio se si lavora in team, fidandosi l’uno dell’altro,
potenziare le relazioni attraverso una comunicazione aperta e
continuativa .
IN
CLASSE nella scuola dell’infanzia entra la vita con i suoi dritti , il primo
fra tutti il diritto ad avere un nome , essere riconosciuti come unici e
irripetibili nel rispetto della libertà e della privacy di ognuno, sviluppare dinamiche
positive di relazione ed orientare l’azione educativa verso l’accettazione, la
non prevaricazione, il mettersi nei panni dell’altro, il confronto, il dialogo
e la flessibilità di vedute. Tutto questo attraverso Attività ricorrenti di
vita pratica, perche i bambini sono competenti.
“L’educazione
deve contribuire allo sviluppo totale di ciascun individuo. Una completa
realizzazione, dunque, di tutta la ricchezza della personalità umana: spirito e
corpo, intelligenza, sensibilità, senso estetico, responsabilità, valori,
grande autonomia.”
Dentro
il biberon il giusto nutrimento con un giusto respiro-
Un
insegnante che crede nei suoi bambini si fida di loro e si commuove ogni volta
di fronte ai loro stupori .
Insegnante
dell’infanzia
Cristina
Morena Malandra
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